Tab Article
Bisogna cambiare approccio: chiederci non cosa vogliamo fare noi, ma quali sono i problemi che possiamo risolvere per il nostro futuro datore di lavoro. Ormai, per trovare il lavoro dei sogni, laurearsi non basta: non è più quello a fare la differenza. Oggi quasi tutti possono vantare il celeberrimo "pezzo di carta", magari accompagnato da diversi master e un'infinita serie di stage formativi. Si sente ripetere da tutte le parti che trovare un impiego è un'odissea, che c'è la crisi, che le aziende licenziano anziché assumere, che l'epoca del posto fisso è finita, che guadagnare bene facendo quello che si ama è pura utopia. Quante volte abbiamo sentito dire che chi è così fortunato da aver trovato un lavoro - magari precario e sottopagato - deve tenerselo stretto, anche se non gli piace? Il consiglio più comune sembra essere: «Tu continua a mandare curricula...», come se decine di migliaia di persone non stessero facendo esattamente la stessa cosa. Non si può più restare in attesa, nella speranza che il lavoro giusto ci caschi tra le braccia come per miracolo. Solo mutando prospettiva, a partire da quella su noi stessi, smetteremo di cercare lavoro e inizieremo ad attrarre quello dei nostri sogni. Con lo stile dinamico, il piglio ironico e il taglio pratico che lo contraddistinguono, Andrea Acconcia sfata i vecchi miti sulla ricerca di lavoro e fornisce un metodo nuovo - l'IMAV: Interno, Marketing, Amministrazione e Vendita - da applicare subito per trovare il lavoro che non solo ci piace e ci rende felici, ma ci fa guadagnare tanto aiutando gli altri.